Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il 15 maggio 2025 è entrato in vigore il decreto interministeriale che ha avviato il riallineamento delle accise sui carburanti in Italia, con l’obiettivo di ridurre le disparità fiscali tra benzina e gasolio. Questo intervento, che comporta alcune variazioni nei prezzi, è una novità importante per aziende come Mazzola & Bignardi e per le imprese in cui il trasporto delle merci ha un peso significativo.
Queste modifiche si inseriscono in un piano quinquennale che prevede l’allineamento completo delle accise entro il 2030.
Le nuove aliquote
A partire dal 15 maggio, le accise sui carburanti sono state modificate come segue:
- Benzina: riduzione di 1,5 centesimi al litro, portando l’accisa a 71,34 centesimi/litro.
- Gasolio: aumento di 1,5 centesimi al litro, portando l’accisa a 63,24 centesimi/litro.
Motivazioni alla base del riallineamento
Il governo giustifica l’aumento dell’accisa sul gasolio con la necessità di rispettare gli impegni europei in materia di sussidi ambientalmente dannosi (SAD). Secondo il Ministero dell’Ambiente, il provvedimento ha lo scopo di contrastare l’inquinamento atmosferico, in quanto i veicoli diesel emettono maggiori quantità di particolato fine e ossidi di azoto.
Le risorse derivanti dall’aumento delle accise sul gasolio, secondo quanto ha dichiarato il Governo italiano, saranno destinate al finanziamento del trasporto pubblico locale, come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Impatti economici per i cittadini e per le aziende
Le associazioni dei consumatori e gli operatori del settore hanno espresso preoccupazione per gli effetti dell’aumento delle accise. Secondo Assoutenti, l’eventuale riallineamento completo delle accise potrebbe comportare un esborso aggiuntivo di 3,1 miliardi di euro all’anno per le famiglie italiane.
Anche l’Unem, l’associazione delle imprese del settore energetico, ha stimato un maggiore esborso di 2 miliardi di euro all’anno per le famiglie italiane, sottolineando che l’Italia già applica una delle tassazioni più elevate d’Europa sul gasolio.
D’altro canto, il governo sostiene che l’aumento delle accise è necessario per evitare tagli ai servizi pubblici o ulteriori aumenti del debito pubblico.
L’aumento delle accise sui carburanti in Italia, con particolare riferimento al gasolio, ha conseguenze rilevanti per le aziende che operano nel settore dei trasporti.
Il gasolio rappresenta in media dal 25% al 35% dei costi totali per le aziende di autotrasporto. Associazioni di categoria come Conftrasporto e FAI hanno già chiesto al governo misure compensative.
Le alternative positive
L’incremento del costo del gasolio potrebbe accelerare il passaggio ad altri carburanti più “green”, sui quali non si è abbattuta la scure dell’aumento delle accise statali. E’ il caso dell’HVO, “Hydrotreated Vegetable Oil”, ovvero “olio vegetale idrotrattato”, un carburante a basso impatto ambientale su cui Mazzola & Bignardi sta investendo da tempo e per cui è in grado di redigere piani di fornitura per i propri clienti.
Con la riforma delle accise entrata in vigore il 15 maggio 2025, infatti, non sono aumentate le accise sull’HVO. Questo biocarburante avanzato e sostenibile continua a beneficiare di un’aliquota di accisa ridotta pari a 617,40 euro per mille litri, equivalente all’aliquota applicata al gasolio alla data di entrata in vigore del decreto. Questa misura è valida per un periodo di cinque anni, fino al 2030, e si applica esclusivamente all’HVO impiegato come carburante per autotrazione che soddisfi i requisiti ambientali previsti dalla normativa europea.
Cambia qualcosa per il gasolio agricolo?
No, non cambia nulla. Il gasolio utilizzato in agricoltura, noto come gasolio agricolo, rimane esente dall’aumento delle accise previsto per il gasolio commerciale. Il governo ha confermato il mantenimento del regime fiscale agevolato per le attività agricole e assimilate, al fine di non aumentare i costi di produzione e i prezzi al consumo, evitando così nuovi oneri per agricoltori e pescatori.
La nostra consulenza per te
Qui sotto trovi una pratica tabella in cui riassumiamo tutti i nuovi importi delle accise statali (e quelli rimasti invariati) su benzina, gasolio, HVO e gasolio agricolo.
Benzina autotrazione: | 713,40 €/1000 litri |
Gasolio autotrazione: | 632,40 €/1000 litri |
HVO: | 617,40 €/1000 litri |
Gasolio agricolo: | 135,83 €/1000 litri |
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